Letra de Le danze del xx° secolo
Tazenda
Crescono gli avventurosi flussi transoceanici
di poveri contadini in cerca di fortuna
e mentre muore Umberto I re di Savoia
qualcos’altro nasce, si chiama movimento operaio.
Questa è la prima danza, la danza del quarto stato
Cresce la produzione dell’industria bellica.
si apre l’abbraccio dell’Ansaldo, l’Ilva, la Fiat
e mentre canzoni e poesie parlano di guerra
il mondo si unisce nel modo più triste.
E’ la seconda danza, la danza della propaganda
è il secondo messaggio: “Viva Tripoli italiana”.
E mentre la democrazia inizia a morire
un vento appiccicoso soffia forte da destra,
poche barricate per arginarne il furore,
ordine nuovo ed il partito popolare.
Questa è la terza danza, la danza a tempo di marcia
e questo è il terzo messaggio: “Bonifica integrale”.
Nascosti nelle soffitte buie e polverose
gli audaci ed i sovversivi scoprono Radio Londra
e mentre nasce la Balilla, diecimilaottocento lire
“l’auto che va finalmente verso il popolo”.
QQquesta è la quarta danza, la danza di giovinezza
e questo è il quarto messaggio: “Toscanini non la dirige”.
Gli artigli minacciosi di uomini perniciosi
puntano senza capire su terre da conquistare,
scoppia come un cocomero caduto da un carrettino
un mondo senza difese ne lacrime per esitare.
Questa è la quinta danza, la danza della Repubblica e questo è il quinto messaggio: “Viva la democrazia”.
Risorti dalle ceneri, fedeli al Patto Atlantico,
guardiamo con meraviglia al miracolo economico.
Coppi campione del modo, Trieste italiana
e mentre nasce l’Eni arriva anche la “Seicento”.
Questa è la sesta danza, la danza di “Grazie dei fiori”
e questo è il sesto messaggio: “Viva la televisione”.
E le conquiste delle donne, le conquiste della Nato
la censura ed il sequestro di “Je t’aime moi non plus”,
la sconfitta dell’Italia, 4 a 1 dal Brasile,
molti non tramonteranno: Kennedy, Hendrix, Luther King.
E’ la settima danza, la danza dei figli dei fiori
è il settimo messaggio: “Occupazione ad oltranza”.
Le bombe nelle piazze, le bombe sotto i treni,
cresce il movimento, arriva il compromesso,
ora si può abortire e anche divorziare
impazzano le brigate dritte al cuore di Roma.
Questa è l’ottava danza, la danza dell’austerità,
è l’ottavo messaggio: “Modica quantità”.
Si spunta la vecchia falce, si innalza la nuova quercia,
c’è chi si dissocia e c’è anche chi si pente,
arriva un bastimento di fratelli sfortunati,
ospiti inaspettati in una casa dissestata.
Questa è la nona danza, la danza delle cadute,
questo è il nono messaggio. “Italia campione del mondo”.
Ormai a questa candela resta poco da bruciare,
solo una piccola luce per un valzer da strisciare,
“pensi che staranno bene insieme in questa canzone
un computer americano e le launeddas di Muravera?”.
E’ la decima danza, la danza di fine secolo,
è il decimo messaggio: “Noi cresceremo”.
Letra de Le Danze Del XX° Secolo de Tazenda
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